40 risposte a "4) Che cosa significa sacrificarsi per la patria?"

  1. il sacrificio per la patria è inteso più spesso come quello militare od eroico di qualche personaggio storico. Io penso che sia più attuale quello che tutti i giorni compiono gli insegnati entrando in scuole povere di autostima, o i magistrati che cercano di proteggere la verità. Sacrificio è anche rispettare le leggi in uno stato che è l’esempio dell’incoerenza e delle leggi personali, tutto questo per una nazione migliore

  2. Sacrificarsi per il bene comune della società e dell’ambiente naturale o civile nazionale in vista di un benessere delle generazioni future. Sottolineo che non mi sembra che ciò stia avvenendo. Purtroppo.

  3. andare oltre il proprio dovere di cittadino ( rispettare le leggi, lavorare, crescere ed educare i figli) e dare qualcosa agli altri.

  4. Fare qualsiasi azione che metta in secondo piano il proprio interesse a favore del bene comune. Ed essere onesti !!

  5. X me vuol dire LOTTARE X LA PROPRIA LIBERTA’. Esprimere sempre e comunque le proprie idee, giuste o sbagliate ke siano, nn farsi mai mettere i piedi in testa. Xkè quando questo succede significa ke ti hanno piegato al loro volere, e ti hanno reso un automa!

  6. Credo che oggi non ci sia più nessuno che aspiri al sacrificio per la patria, al punto che sembra quasi strano che se ne parli.

  7. Il mondo è la patria, dove impegnarsi a difendere sempre i diritti inalienabili di ogni essere umano ( non importa se italiano o straniero)

  8. In un mondo globalizzato non esiste più una “patria”, ma un posto dove si decide di vivere e quindi come ci si può sacrificare per un non luogo?!

  9. Essere fuori moda direi.
    Per il cittadinino medio lo spirito di sacrificio mi sembra sparito dai miti dei nostri giorni, che sia per la famiglia o per altro, viene allontanato più possibile, figuriamoci per la patria.

  10. Dare l’esempio. Comportarsi correttamente e rimboccarsi le maniche per fare acquisire un maggiore senso civico a chi ci sta intorno. Impegnarsi affinchè anche i nostri figli non vengano a dirci :”Faccio così perchè si comportano tutti in questo modo”.

  11. Credo che oggi sacrificarsi per la Patria voglia dire lavorare onestamente e pagare le giuste tasse che possano permettere alla nostra Nazione di progredire. Ma mi demotivo un po’ quando vedo come si comportano i nostri governatori!!!!

  12. Assolutamente nulla per la maggior parte degli Italiani, neanche ai così detti “uomini dello stato”. Ci sono troppi interessi di classi dirigenti, caste e personali.

    Gli unici veri uomini e donne che si sacrificano per noi tutti sono quelli che attivamente lottano contro tutte le mafie presenti sul nostro territorio e sono così poche che è proprio un sacrificio..

  13. Oggi significa: pagare le tasse, andare al lavoro con il raffreddore, chiedere la ricevuta al dentista, andare a votare, lottare fino allo sfinimento contro i pregiudizi e gli egoismi (e mille altre piccole cose simili).

  14. Forse nessuno si è mai sacrificato per la Patria. Forse ci si è sacrificati per un ideale, che è molto più lodevole e comprensibile… E qualche volta questo ideale qualcuno l’ha chiamato Patria.

  15. Mi dicono poco le parole sacrificio e patria, non mi emozionano. La prima mi ricorda la rigida educazione cattolica ricevuta; preferisco la parola CONDIVISIONE. Alla parola patria preferisco la parola COMUNITA’.
    Penso sia importanti condividere problemi e risultati nelle comunità grandi o piccole di cui facciamo parte, Italia compresa.

  16. Saper rinunciare a qualche privilegio, tirare un po la cinghia e perdere tutto per farlo avereo ai nostri figli.

  17. Belle parole ma sanno di storia! Credo sia possibile solo intellettualmente. Il termine “sacrificarsi” non deve essere preso alla lettere nel senso di morire combattendo ma ci si può “sacrificare” anche quotidianamente agendo per un fine comune. Certo, il sacrificio di chi è al potere avrebbe un peso e un’efficacia maggiore!

  18. La parola sacrificio, l’idealismo estremo praticato dai seguaci di Mazzini Garibaldi ecc. non e’ ne sentito ne necessario ne un odierno valore per noi.
    Comprenderei un sacrificio per la liberta’ di una nazione,ieri come oggi.
    La patria di ieri, oggi ha perimetri molto labili;internet e la globalizzazione cambiano i confini.

  19. Pensiamo a un attimo al senso del dovere e ai suoi contenuti. Ci sono norme e aspettative che indicano come doverose determinate condotte, spesso implicando un sacrificio personale a favore della collettività. In questi termini mi va bene. Evito di compiere certe azioni malgrado il costo che affronto sia maggiore del beneficio cui rinuncio, cioè che avrei se le compiessi. Questo è più o meno nell’esperienza di tutti. E’, banalmente, la base della cività. Senza questo non c’è civiltà. Ma se indichiamo specificamente il referente “patria” intesa come collettività nazionale, è la stessa cosa? A me la parola “patria” fa venire in mente i discorsi di epoca fascista, la retorica patriottarda. Non so… non mi convince. Sarò un vetero-universalista, uno di quelli per i quali lo Stato è un’organizzazione come qualunque altra ma più violenta delle altre, ma l’espressione “patria” non mi va giù.
    Cioè un sacrificio per consentire ai nostri militi a inizio Novecento di bombardare, invadere e gasare la Libia o, nella II GM, per stanare i partigiani greci e albanesi col lanciafiamme non lo farei proprio. No no. Può darsi però che siano stati gli anni del Fascismo a creare un legame spurio tra la parola “patria” e il militarismo aggressivo. Ma finché non si dissipa del tutto questo legame, la parola patria non mi piace.

  20. Fare il proprio dovere di cittadini normali è già un “sacrificio” in un’Italia immersa nella volgarità e dominata da disvalori e corruzione…
    Cerco inoltre di non sopportare in silenzio, esercitando il mio spirito critico: scegliendo di “restare” piuttosto che “andare via” …

  21. La frase in sè significa sacrificare il bene personale per quello di una collettività.
    Bisogna specificare però che la collettività di cui si parla è ristretta alle persone nate all’interno dei confini politici della nazione. Una collettività “selezionata” che ironicamente potrebbe non essere quella a cui l’individuo che si sacrifica appartiene, in caso di residenza all’estero.

  22. Non commettere crimini per la collettività. Pagare le tasse per la collettività. Lavorare in modo onesto per la collettività. Se ognuno da il meglio di se come contributo per gli altri cittadini crea una forza sinergica imbattibile. Questo è essere patrioti!

  23. sacrificarsi per la Patria? Come hanno già scritto lo faccio tutti i giorni andando a lavorare e pagando le tasse.

  24. non lo so.
    chi lotta o ha lottato contro l’oppressione, ha lottato per la liberta’ per se’ e per i propri simili e sono certa sarebbe stato pronto a farlo per ogni popolo del mondo.
    pagare le tasse e’ rispetto per altri uomini
    fare volontoriato e’ amore per altri uomini
    tutelare il patrimonio culturale e’ responsabilita’ verso il mondo e verso chi verra’
    la costituzione e’ sublime espressione dei diritti di un popolo libero e in quanto tale portatrice di concetti universali

    in tutto questo non vedo una patria, ma solo la cosa piu’ bella di cui l’uomo e’ capace che e’ l’agire per un ideale che lo trascende, l’agire per altri uomini.

  25. Parafrasando uno statista (uno che è stato sacrificato per la patria), direi: “non chiedetevi quali sacrifici possa fare la patria per voi, ma quali sacrefici dovrete fare voi per la patria!”.
    A parte l’ironia, che sdrammatizza, voglio dichiarare il massimo rispetto per coloro che hanno sacrificato la propria vita per questo paese, per vedere realizzato il loro ideale, anzi li voglio ringraziare per questo. Vorrei che fossimo tutti capaci di immaginare un paese migliore e, nel nostro piccolo, ci impegnassimo per questo.

  26. Sacrificarsi in primo luogo significa credere nell’ideale del popolo italiano. Non ha molto senso sacrificarsi senza crederci. In Italia, significa rispettare e diffondere più qualità che quantità.
    I nostri imprenditori che tanto si “sacrificano” per noi impiantando raramente aziende in Italia dovrebbero aiutarla investendo di più sui giovani di valore e sulla loro creatività, mentre noi dovremmo sacrificarci di più accontentandoci di una vita semplice ed umile.

  27. vuol dire rimanere in italia, non fuggire all’estero, rimboccarsi le maniche per migliorare il nostro paese sapendo già in partenza di lavorare per chi verrà dopo, non certo per avere gratificazioni in questa vita!

  28. secondo me coloro che si sacrificano per la patria sono quelli che, in mancanza di un serio welfare (specialmente dopo i recenti tagli apportati), si rimboccano le maniche e aiutano laddove lo stato non è presente, come una puntata di presa diretta ha giustamente denunciato poche settimane fa..

  29. Secondo me significa non fuggire all’estero alla ricerca del miglior offerente, e rimanere in Italia per dare un vero aiuto e ricostruire il Paese.

  30. Sacrificarsi per la patria significa cercare di unire la nostra nazione e non dividerla abbattendo tutte le caste e i privilegi di pochi su tanti

  31. Oggi come oggi secondo me significa pagare le tasse! Visto l’enorme numero di persone che non lo fanno, a danno e discapito di chi le paga, la vera figura del patriota oggi è proprio colui che ama il proprio paese pagando le tasse

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